martedì 18 agosto 2015

La svalutazione della moneta cinese deve farci pensare...


Qualche giorno fa al telegiornale, parlavano della preoccupazione dei mercati europei per la svalutazione della moneta cinese. 

La domanda sorge spontanea, perché nasce la preoccupazione dei mercati?
La risposta è semplice più è basso il valore di una moneta e più aumenta il potere d'acquisto di una moneta più forte. Questo cosa comporta? Chi deve investire sposta capitali dove ha più potere d'acquisto.

Se chi investe, compra in Cina, in automatico diminuiscono gli ordini in tutta l 'europa. 

Facendo questo piccolo ragionamento il prossimo che vi dice che uscire dall'euro è un suicidio, dategli un bel calcio nei coglioni, così evita di riprodursi. 

Tutti gli attuali economisti dovrebbero tacere perché hanno rovinato noi e le nostre future generazioni.

Cosa ha fatto l'euro? L'euro essendo una moneta forte ha aumentato il potere d'acquisto dei investitori italiani, tanto da spingerli ad investire all'estero. Di contro l'ingresso nell'euro ha fatto lievitare pesantemente i costi di gestione delle materie prime e del personale gravando pesantemente sul bilancio delle aziende, che trovandosi con l'acqua alla gola hanno preferito la chiusura o la dislocazione delle proprie aziende in altri stati. 

Lo scenario creato da questi economisti da strapazzo è il seguente: con l'aumento dei costi del personale e delle tasse i nostri prodotti hanno lievitato i prezzi, pertanto gli investitori stranieri  portano le loro commesse dove il potere d'acquisto è più alto. Di contro gli investitori italiani allo stesso modo risparmiano in un primo tempo sull'acquisto delle materie prime all'estero e successivamente come accade negli ultimi anni, chiudono le loro aziende in Italia dislocandole in quei paesi dove il personale costa meno e le tasse sono irrisorie. Questo si traduce in una riduzione drastica del PIL, nel licenziamento di milioni di persone e nella chiusura di marchi storici che hanno fatto la storia dell'economia italiana.  (Vedi Fiat) 

Io non sono un economista, eppure con questi semplici esempi vi ho dimostrato perché l'Italia va a puttane. 

Se l'Italia uscisse dall'euro, la lira subirebbe una pesante svalutazione, tanto che per le aziende italiane rimaste tornerebbe ad essere più conveniente la produzione in Italia. Le aziende estere troverebbero di nuovo conveniente investire in Italia, sia per il costo finale dei prodotti e sia per la qualità delle materie prime da sempre fra le migliori al mondo. Tutto questo si tradurrebbe in aumento dell'occupazione, aumento del PIL e ripresa delle aziende italiane. 





Ecco perché l'Europa ha paura dell'eventuale uscita dall'euro della Grecia e dell'Italia.

Iniziate a pensare con la vostra testa e la prossima volta che incontrate un pro euro ricordatevi di dargli un calcio nei coglioni, farete un bene all'umanità. 


Francesco Capizzi
Coordinatore per la Regione Sicilia
Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale
www.fascismoeliberta.info
sicilia@fascismoeliberta.info